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CASE IN LEGNO

Compatte, colorate al punto giusto, con un effetto legnoso che fa tanto atmosfera calda di casa. Sono una vera e propria rivoluzione per il nostro territorio, abituato a costruzioni in cemento e mattoni. Sono a basso impatto energetico e si costruiscono nel giro di poche settimane, essendo realizzate con pezzi costruiti in precedenza e poi assemblati.

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La differenza che notiamo tra una casa in legno ed una in muratura è la modalità con cui vengono realizzate.

Quelle in muratura hanno un lavoro cementizio caratteristico delle nostre tradizionali case in latero-cemento, con alto rischio di vedere i costi lievitare di molto. Le case in legno dove il materiale principe utilizzato è ovviamente il legno, affiancato al vetro per le finestre e all’acciaio. Esse si costruiscono nel giro di poche settimane di cantiere. Le tradizionali case in muratura vedono il cemento e il laterizio come elementi portanti dell’abitazione. Il cantiere per i lavori di costruzione di una casa in muratura può anche durare molti mesi. La differenza fondamentale tra le due soluzioni è che le case in legno sono green, non fanno praticamente alcun male all’ambiente perché non c’è utilizzo di materiali potenzialmente nocivi. Inoltre le consentono un risparmio energetico davvero importante, dovuto al grande utilizzo di pareti termoisolanti, impianti a energia rinnovabile e materiali compatibili.

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Passiamo ora ad analizzare quali obblighi edilizi ci sono per costruire una casa in legno.

Le trafile burocratiche che l’amministrazione pubblica impone: permessi di costruire, progetto, d.i.a. e tutte le altre documentazioni che serviranno (Art. 3, D.p.r. n. 380 del 2001). Le case in legno sono a tutti gli effetti edifici ancorati alle fondazioni e non ha senso quindi ritenerle fuori dagli obblighi di edificabilità. Per questo, se vogliamo costruirle, dobbiamo chiedere gli stessi identici permessi e autorizzazioni di qualsiasi altra opera edilizia. Fermo restando il fatto che i regolamenti possono essere diversi in base al Comune in cui si vuole costruire.

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Dove si possono costruire le case in legno.

  • Su terreni edificabili, in questo caso, devi prima andare a verificare il piano regolatore e il piano particolareggiato del tuo Comune, per vedere se il terreno che hai o che hai in mente di acquistare sia edificabile o lo possa diventare.

  • Su terreni agricoli, di norma sui terreni agricoli non si può costruire, perché per natura sarebbero destinati alla coltivazione della terra e all’allevamento. In realtà però se sei un coltivatore diretto e coltivi quel terreno allora puoi sbloccare il tutto, destinando la costruzione a “casa colonica” e chiedendo il permesso di costruire con tutti i vincoli spiegati nel paragrafo precedente.

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Le case in legno sono costruite in legno dalle fondamenta al tetto.

Innanzitutto ci sono diverse modalità di costruzione di questa tipologia di immobile. Per tutte però c’è un minimo comune denominatore, devono essere posizionate e ancorate a fondazioni a platea in calcestruzzo. Come per le case tradizionali infatti, anche le case in legno hanno bisogno di una base in cemento su cui montare in seguito le pareti in legno. Dopodiché si passa al legno vero e proprio, ogni elemento di questo tipo (pareti, solai, pilastri, tetti, ecc) viene prodotto in uno stabilimento vero e proprio distaccato. Ogni pezzo lavorato è certificato CE ed è completamente tracciabile. Taglio, rifinitura, levigazione, tutto viene effettuato in questa sede come una grande opera di falegnameria di alta qualità. Successivamente si passa al trattamento del materiale per dare pigmento e protezione antitarli e antimuffa, per poi andare al centro di assemblaggio, dove si termina la composizione delle parti della casa. Tutto arriva poi in cantiere, pronto per essere montato a partire dalle fondamenta. Qui l’ancoraggio è fondamentale e viene attentamente valutato. Concluso montaggio e fissaggio si passa all’isolamento termico (questo renderà la casa in legno ad elevate prestazioni energetiche e vi farà risparmiare in seguito nei consumi). Tutto viene isolato con materiali naturali. Infine si passa alle finiture (finestre, pavimenti, porte, sanitari, ecc).

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Analizziamo adesso, il costo al metro quadro di una casa in legno.

Specifichiamo innanzitutto che, rispetto alla costruzione e acquisto di una tradizionale casa in muratura, si arriva a risparmiare da un minimo del 15% a un massimo del 35%. C’è da dire che, qualunque sia il prezzo che viene preventivato, è altissima la probabilità che rimanga tale. Nelle case in legno è tutto talmente definito all’inizio che, difficilmente avremo brutte sorprese e aumenti esponenziali dei costi. In genere il prezzo pattuito all’inizio è quello che pagheremo davvero per l’acquisto della nostra casa in legno.

Nel prezzo di listino sono normalmente compresi questi lavori:

  • pareti, solaio, tetto con copertura grondaie

  • rivestimenti interni ed esterni

  • rivestimenti in ceramica

  • impianto di riscaldamento e raffreddamento a pavimento

  • impianto elettrico

  • impianto idro-sanitario e di scarico

  • infissi

  • persiane

  • trasporto della casa

  • montaggio della casa

A livello puramente indicativo, il prezzo chiavi in mano al metro quadro della casa in legno a partire da 1.200 – 1.400 euro al metro quadro, in quanto il prezzo finale, dipende molto dal tipo di casa realizzata, dalla qualità degli infissi e dalla morfologia del terreno dove viene costruita. I fattori da valutare sono diversi.

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Antisismicità delle case in legno.

Il legno come materiale riesce a garantire un’ottima stabilità in relazione al suo peso, questo consente a una casa in legno di essere molto resistente in caso di scosse di terremoto (vedasi il Giappone dove molte abitazioni sono realizzate con questo materiale). Il legno è molto più leggero del calcestruzzo e ha una risposta migliore alle scosse sismiche, ma da solo non basta ad assicurare l’antisismicità. Questa qualità viene data dallo studio certosino di come assemblare e montare la casa, utilizzando particolari tipi di giunzioni e connessioni, per renderla perfettamente antisismica. Ci sono studi ingegneristici dietro.

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Tempi di realizzazione.

Per costruire una casa in legno, il tempo impiegato è decisamente inferiore a quello impiegato per costruire una normale e tradizionale casa in muratura. Come abbiamo specificato nel precedente paragrafo, spesso si tratta di assemblare materiali già pronti. Calcoliamo quindi un arco di tempo medio di 70-90 giorni (dall’ordine alla consegna), al massimo si può arrivare a 4 mesi di cantiere. Questo grazie al fatto che tutte le parti della casa sono già state progettate e realizzate in anticipo. Sul posto vengono solo assemblate.

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TIPOLOGIE DI LEGNO UTILIZZATO

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Bisogna distinguere le funzioni del legno, non tutte infatti sono strutturali. Ci sono tipi di legno migliori per le finiture esterne e tipi di legno più adeguati, grazie alle prestazioni meccaniche, all’uso strutturale (ovvero per le pareti e i solai).

I materiali usati sono: il legno di quercia, il carpino o il castagno, certamente l’abete è quello che la fa da padrone per la costruzione di case in legno, in quanto ha ottime prestazioni meccaniche e resiste nel tempo.

L’abete rosso, in particolare, ha il vantaggio di essere un legno stabile, ovvero che non soffre molto l’umidità e che quindi anche in presenza di condizioni ambientali sfavorevoli mantiene la forma e le prestazioni meccaniche iniziali. Grazie al processo di stagionatura, inoltre, diventa un materiale perfetto per una costruzione pensata per durare nel tempo.

L’abete rosso è un legno molto elastico e resistente, ecco perché è ottimo per una progettazione antisismica.

La capacità di una casa di resistere a un sisma e di contenerne gli effetti è una questione che ci tocca profondamente: l’Italia è un Paese quasi interamente a rischio sismico per via della sua posizione geografica, a cavallo tra la zolla africana e quella eurasiatica.

Le scosse di terremoto si manifestano con una certa frequenza, a volte con violenza distruttiva, soprattutto nella parte centro-meridionale della penisola, in corrispondenza della dorsale appenninica. Per questi motivi, in tutte le regioni italiane è oggi obbligatorio per legge costruire case che rispettino precisi requisiti di anti-sismicità. Tutti sanno che il termine “antisismico” si riferisce alla capacità di resistere alle scosse di terremoto e di limitarne gli effetti. Ma non tutti, probabilmente, sanno cosa implica il fatto che una casa sia “antisismica”. Per essere antisismica, una casa deve essere progettata tenendo conto degli effetti che un sisma può indurre sulla sua struttura. In particolare, dovrà essere in grado di dissipare l’energia proveniente dal terremoto senza subire deformazioni permanenti che ne possano precludere la sicurezza e, ovviamente, senza arrivare al punto di cedimento dei materiali con i quali è costruita. La progettazione di una casa antisismica richiede il rispetto di rigide norme e regole, ma la scelta dei materiali da costruzione può influire sulla facilità con cui si possono raggiungere i criteri di sicurezza necessari per stare tranquilli in caso di terremoto. Ci sono infatti materiali costruttivi che facilitano la progettazione e la costruzione di un edificio antisismico, e altri materiali che, invece, rendono più laboriosa la messa in sicurezza di una casa. Il legno è un materiale molto leggero, sicuramente più leggero del calcestruzzo o dell’acciaio. La massa di una casa in legno prefabbricata, di conseguenza, è minore della massa di una casa in cemento o in acciaio. Per questo motivo, a parità di intensità del sisma le forze che agiscono sulla sua struttura di una casa in legno sono minori rispetto a quelle che agiscono su di una casa tradizionale. Più nello specifico, è una questione di rapporto tra resistenza e peso: nel caso del legno, questo rapporto è altissimo, tanto che per ottenere la stessa resistenza di una certa struttura in legno, dovremmo utilizzare una struttura in calcestruzzo con un peso 5 volte più grande, o una in acciaio 16 volte più pesante. E’ il legno, di per sé, un materiale che possiamo definire “più antisismico” di altri. La leggerezza del legno, insieme alla tecnologia costruttiva caratterizzata dall’uso di giunti in acciaio, facilita il compito di progettare una struttura sicura in caso di sisma. La differenza sta nel processo di messa in sicurezza, è più semplice rendere antisismica una casa in legno, piuttosto che una tradizionale, perché l’intensità della forza da fronteggiare sarà sempre minore, grazie alla leggerezza del materiale.

È risaputo che l’abete è un materiale altamente sostenibile. Infatti gli abeti crescono molto in fretta e questo ci consente di rimpiazzarli velocemente dopo averne tagliato uno.

Grazie a questo ricambio, contribuisce a eliminare anidride carbonica dall’atmosfera, questo perché ogni pianta tagliata viene rimpiazzata da un albero nuovo che, crescendo, “respira” CO2 e restituisce ossigeno all’ambiente.

Parliamo di strutture esterne, in questo caso insieme alle prestazioni meccaniche abbiamo bisogno di un legno che sia anche esteticamente gradevole e capace di resistere agli agenti atmosferici, invecchiando cioè deve mantenere un aspetto gradevole.

Il legno migliore è quello di larice, si tratta infatti di un legno privo di nodi e di impurità, capace di resistere agli agenti atmosferici anche grazie al trattamento cui viene sottoposto.

Naturalmente una progettazione accorta è fondamentale per contribuire a mantenere il legno in buono stato nel tempo, proteggendolo per esempio con adeguate gronde ed avendo l’accortezza di evitare punti di contatto tra il legno e il terreno, così da impedire che l’acqua di risalita lo possa far marcire.

Il legno usato per la costruzione della casa sarà certificato con marchio PEFC, marchio di garanzia che certifica la provenienza del legno e assicura che questo è stato prodotto rispettando la natura e l’ecosistema della foresta da cui proviene.

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RESISTENZA AL FUOCO

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Il pregiudizio sul legno come materiale combustibile non deve trarre in inganno rispetto alle reali caratteristiche di resistenza rispetto agli altri materiali. Infatti in caso di incendio, il legno si carbonizza in superficie proteggendo la sua struttura interna. Questo strato di carbone protettivo rallenta la velocità della fiamma, fungendo da isolante e preservando la staticità strutturale che non viene compromessa, al contrario di quanto accade all’acciaio e al cemento che non bruciano, ma il materiale subisce un rapido decadimento delle caratteristiche meccaniche. In caso di incendio sulla superficie del legno si forma uno strato carbonizzato con bassissima capacità conduttiva al calore e conseguente effetto rallentante sulla combustione. Contrariamente a molti materiali considerati “buoni”, il legno è un elemento che brucia, ma mantenendo inalterata la sua struttura molecolare. Il materiale mantiene una buona capacità isolante al calore e non cede di schianto e senza preavviso. La superficie carbonizzata rallenta il propagarsi della combustione. Il legno è pertanto in grado di resistere in modo deciso e prolungato agli incendi.

Al contrario l’edificio in acciaio se sottoposto a un drastico aumento della temperatura, come nel caso di un incendio, subisce una rapida perdita della sua stabilità. Sebbene l’acciaio sia classificato come materiale da costruzione non infiammabile, senza adeguate protezioni il suo tempo di resistenza al fuoco è di brevissima durata. A causa della sua alta conducibilità al calore, dopo soli 5 minuti di esposizione al fuoco l’acciaio raggiunge circa i 500°. Questa rappresenta la cosiddetta temperatura critica per questo materiale. Dopo 10 minuti di incendio la costruzione in acciaio collassa su se stessa come un castello di carte. L’acciaio si dilata di circa 0,012 mm per ogni metro di lunghezza e grado di temperatura. Ciò significa, in caso di temperatura a 500°, un allungamento di 6 mm al metro. In caso di incendio si tratta di una pressione non sopportabile da alcun materiale.

Il cemento per via della sua composizione è classificato come materiale da costruzione non infiammabile, pur contenendo al suo interno il pericoloso acciaio. La capacità conduttiva al calore del cemento è di 2,1 W/mk, contro i 60 W/mK dell’acciaio, fattore da non trascurare in presenza di componenti in cemento armato e, in particolare, in calcestruzzo precompresso.

Invece ha dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, che gli edifici realizzati in legno hanno caratteristiche meccaniche di resistenza al fuoco nettamente migliori rispetto agli edifici costruiti in edilizia tradizionale, ovvero utilizzando materiali come cemento e acciaio. Durante il test una parete in legno, sul lato interno dell’edificio, è stata sottoposta ad un incendio durato oltre 2 ore. La temperatura all’interno dell’involucro ha toccato un picco di 1'075°.

Nonostante queste condizioni estreme, all’esterno della parete la temperatura in superficie oscillava tra i 14° e i 24° e la temperatura dell’aria si assestava attorno agli 11 gradi. In caso di intervento dei vigili del fuoco la bassa temperatura avrebbe permesso un intervento senza rischi.

All’interno, dopo oltre due ore di incendio, la parete non aveva minimamente perso le proprietà statiche, con una temperatura oscillante tra gli 80 e i 96 gradi. Gli unici due componenti da sostituire erano la lastra di cartongesso e quella in lana di legno cementizzata. Un risultato decisamente sorprendente per chi è ancora legato ai luoghi comuni. Per tutti, invece, la conferma di come l’edilizia sostenibile di qualità sia in grado di offrire livelli di sicurezza elevatissimi non solamente per quanto riguarda la resistenza sismica, ma anche in caso di incendi molto gravi.

Pochi sanno infatti che, in caso di contatto diretto con il fuoco, è solo la parte superficiale del legno a bruciare. Al suo interno si forma uno strato protettivo che rallenta notevolmente il procedere del fenomeno combustivo.

Nel lungo periodo, chi costruisce in modo energeticamente consapevole risparmia denaro ed aumenta il valore economico dell’edificio. Un buon isolamento termico, un’accorta scelta dei materiali e della tipologia degli impianti ed un corretto orientamento dell’edificio influenzano in modo rilevante l’efficienza energetica, ma anche il comfort abitativo. Questi sono i principali obiettivi alla base della filosofia dei  progetti che presentiamo.

Il fabbricato sarà certificato ai sensi delle norme vigenti attesterà le qualità tecnico costruttive e dei materiali impiegati e dei trattamenti del legno ai sensi del D.M. 14/01/2008.

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PERCHÉ IL LEGNO

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Il legno è un materiale isolante, permeabile, dotato di inerzia termica e con elevate capacità di isolamento. Il legno è naturalmente caldo, ha una trasmittanza termica 12 volte minore del calcestruzzo e 1'500 volte minore dell’alluminio. Grazie alla sua densità, il legno offre una limitata dispersione di calore, quindi costruire una casa legno significa avere ambienti freschi d’estate e caldi d’inverno, consentendo un notevole risparmio energetico. A parità di spessore la resistenza termica del legno è superiore di sei volte quella del laterizio e oltre l’elevata capacità di isolare acusticamente i locali, va menzionato il pregio della traspirabilità del materiale che evita la concentrazione d’elevati tassi d’umidità all’interno dell’abitazione.

In ambienti riscaldati la temperatura superficiale del legno è più elevata rispetto a quella dei materiali tradizionali da costruzione (calcestruzzo e cemento) e contribuisce così all’aumento e al mantenimento della temperatura. Infatti, l’energia necessaria per scaldare una parete di legno è minima e quella in eccesso viene respinta contribuendo così all’aumento di temperatura dell’ambiente. Allo stesso modo, in estate la parete funge da isolante nei confronti del caldo eccessivo esterno proveniente dall’irraggiamento; raggiunto un certo grado di riscaldamento la parete comincia a riflettere gran parte dell’energia termica, mantenendo la temperatura interna invariata. Il risultato è una sorta di climatizzazione naturale. Costruire con il legno vuol dire pertanto costruire con una materia prima naturale. Il legno soddisfa le più alte esigenze tecniche, sismiche e tecnico-fisiche e determina un ambiente abitativo ideale grazie alla sua funzione naturale di regolatore climatico salubre e naturale. Inoltre, il legno ha un buon rapporto qualità/prezzo. Con la garanzia di tempi di esecuzione rapidi (dalla progettazione al montaggio passano solo pochi mesi) è possibile entrare nella propria casa senza nessuna attesa. I tempi di realizzazione del fabbricato sono di solo quattro mesi. L’utilizzo di legno e di prodotti a base di legno nel campo delle costruzioni offre la stessa garanzia di lunga durata degli edifici tradizionali. Di ciò ne sono la prova alcune case in legno centenarie. Nella durata un ruolo determinante è svolto dal tipo di costruzione, dalla progettazione, dall’esecuzione dei lavori, dall’utilizzo e dalla manutenzione. A pari valore di isolamento termico, una parete in legno è molto più sottile di una parete tradizionale in muratura. In una casa in legno ben isolata, è sufficiente un piccolo impianto di riscaldamento e si riesce in tal modo ad abbattere drasticamente i costi di riscaldamento fino al 75%.

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